“Ura” l’operazione antidroga tra Italia e Albania

“Ura” l’operazione antidroga tra Italia e Albania

52 arresti , 40 albanesi e 12 italiani,con l’accusa di traffico internazionale di ingenti quantità di droga, riciclaggio e abuso d’ufficio .E’ questo l’esito dell’operazione che aveva in codice il nome “Ura”. Si è trattato di una delle più brillanti attività di contrasto al crimine e  ha richiesto la collaborazione tra la Direzione investigativa antimafia di Bari, le Autorità albanesi ,l’ Interpol, l’Ufficio dell’Esperto per la Sicurezza di Tirana la Polizia Albanese.  I provvedimenti restrittivi sono stati adottati su  disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Bari e la Procura Speciale Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana, con il Coordinamento di Eurojust (L’Aja) e della Direzione Nazionale Antimafia ed Antiterrorismo di Roma, Giudice per le Indagini Preliminari di Bari e dal Giudice presso il Tribunale Speciale di Primo Grado Anticorruzione e Criminalità Organizzata di Tirana.

La droga ( 255 kg di eroina e cocaina pura) arrivava a Bari dall’Albania e dal nord Europa.I pagamenti avvenivano tramite autisti di autobus di linea internazionali, per un importo di 4,5 milioni di euro.

Novità di questa indagine è rappresentata dall’utilizzo, tra le fonti di prova, delle chat criptate della piattaforma SKYECC, acquisite con Ordini Europei d’Indagine presso il Tribunale di Parigi. I messaggi, una volta decodificati dagli investigatori della Dia di Bari e condivisi con gli Ufficiali della S.P.A.K. di Tirana, sono stati minuziosamente analizzati e incrociati con le altre risultanze d’indagine, consentendo le contestazioni di reato sia alla D.D.A. di Bari che all’Autorità Giudiziaria albanese.

I provvedimenti emessi dal Giudice presso il Tribunale di Tirana hanno riguardato, tra gli altri, i vertici di una potente famiglia egemone nella città di Durazzo, un Comandante e un Agente della Polizia albanese, un Avvocato e 6 autisti di autobus di linea internazionale.

Le misure cautelari patrimoniali, (allo stato, salvo ulteriore verifica successiva nella fase decisoria con il contraddittorio con la difesa), hanno riguardato in Italia il sequestro preventivo funzionale alla confisca di beni mobili ed immobili tra i quali 9appartamenti, 4 Società, 7 conti correnti e 3 autovetture e, in Albania, il sequestro di diversi immobili, 2 Società di costruzioni, 4 ristoranti di lusso, 1 Agenzia Immobiliare, 1 rete Televisiva, il cui valore complessivo è stimato in diversi milioni di euro.

L’esecuzione dell’operazione internazionale è stata resa possibile grazie alla Squadra Investigativa Comune, strumento di cooperazione giudiziaria istituito tra la D.D.A. di Bari, la S.P.A.K. di Tirana ed Eurojust (Organismo che sostiene la cooperazione giudiziaria nella lotta contro le forme gravi di criminalità transnazionale), 

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