Accademia di Santa Cecilia.Apertura titanica: Die Walküre inaugura la stagione

Accademia di Santa Cecilia.Apertura titanica: Die Walküre inaugura la stagione

La Stagione concertistica 2025/2026 si apre con “Die Walküre” di Richard Wagner diretta da Daniel Harding e si snoda tra grandi ritorni, debutti eccellenti e tournée internazionali. 

Di Rosalba Panzieri

La Stagione di concerti 2025/2026 dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia si apre nel segno di una duplice sfida. Da un lato, un cartellone ambizioso e ricco di sorprese musicali, che coniuga la grande tradizione sinfonica con l’esplorazione verso nuovi orizzonti artistici; dall’altro, la trasformazione della Sala Santa Cecilia, che si prepara a cambiare volto, in occasione dell’inaugurazione, non più solo cornice ma vero e proprio spazio scenico, coprotagonista della vita musicale dell’Istituzione. Sarà una stagione epica tra Wagner, Mahler e nuove visioni. Il 2025 ha segnato anche la nomina alla Presidenza di Massimo Biscardi, che guiderà l’Istituzione in questa nuova fase, mantenendo saldi i valori fondativi e proiettando l’Accademia verso nuove sfide.

daniel harding

Il ritorno del Ring a Roma: un evento storico

Con Die Walküre prende il via la nuova stagione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e, al contempo, un progetto monumentale: l’esecuzione integrale della Tetralogia wagneriana “Der Ring des Nibelungen” in forma scenica, diretta da Daniel Harding. Un’impresa che si snoderà lungo quattro stagioni, inaugurando ogni anno con una delle opere del ciclo: Die Walküre (2025/2026), Siegfried (2026/2027), Götterdämmerung (2027/2028) e Das Rheingold (2028/2029).

L’ultima rappresentazione scenica del Ring nella capitale risale al 1961, rendendo questa nuova produzione un’occasione irripetibile. L’Accademia aveva già proposto il ciclo tra il 1988 e il 1991 sotto la direzione di Giuseppe Sinopoli, ma in forma di concerto. Ora, per la prima volta nella sua storia, il Ring sarà messo in scena con regia, scenografia e costumi. L’inaugurazione è prevista per il 23, 25 e 27 ottobre 2025 con Die Walküre, interpretata da un cast internazionale di acclamati wagneriani: Michael Volle, Miina-Liisa Värelä, Vida Miknevičiūtė, Jamez McCorkle e altri. La regia è affidata a Vincent Huguet, la scenografia a Pierre Yovanovitch, i costumi a Edoardo Russo in collaborazione con Tirelli Trappetti Costumi, e il light design a Christophe Forey.

Una stagione dal respiro internazionale

orchestra

La stagione sinfonica 2025/2026 si distingue per la sua vocazione internazionale, non solo per la presenza di direttori e solisti provenienti da tutto il mondo, ma anche per l’intensa attività dell’Accademia all’estero. Daniel Harding, alla sua seconda stagione da Direttore Musicale, guiderà l’Orchestra e il Coro in otto produzioni e tre tournée internazionali, tra cui un importante tour asiatico con il giovane pianista Yunchan Lim, vincitore del Van Cliburn, che toccherà Seoul, Taipei, Pechino e Shanghai.

La stagione si muove tra tradizione, innovazione e nuove commissioni. Classica, presente, eterna, come recita il claim della Stagione, è un’espressione che racchiude lo spirito con cui l’Accademia continua ad ampliare, giorno dopo giorno, la propria storia. Una storia che si rinnova, guardando al futuro senza mai dimenticare le proprie tradizioni. Infatti, assieme a capolavori senza tempo come il Messiah di Händel, le Sinfonie di Mahler o di Beethoven, la programmazione dà spazio anche alla musica di oggi, con il ritorno di John Adams sul podio di Santa Cecilia, e con prime assolute come la nuova commissione a Fabio Vacchi Il tutto in tutti, affidata a Daniel Harding.

Sul podio si alterneranno dunque giganti come Myung-Whun Chung, Tugan Sokhiev, Semyon Bychkov, Sir John Eliot Gardiner, Daniele Gatti e Jakub Hrusa, affiancati da nuove bacchette come Petr Popelka, Joana Mallwitz e Cristian Mačelaru. 

Tra gli appuntamenti più attesi ricordiamo il ciclo Mahler con la Terza e la Quarta Sinfonia, La Creazione di Haydn, due concerti brahmsiani con Daniil Trifonov e Igor Levit, e il ritorno di Antonio Pappano con la “Grosse Messe” di Bruckner e Šostakovič con Leonidas Kavakos. Debuttano Teodor Currentzis, Charles Dutoit e Riccardo Minasi, mentre Sheku Kanneh-Mason interpreterà Elgar con Lorenzo Viotti sul podio.

 La stagione da camera: venti appuntamenti di eccellenza

Con venti concerti, la Stagione da Camera si conferma fiore all’occhiello della vita musicale romana. Si inaugura il 1° novembre con Lisa Batiashvili, Gautier Capuçon e Jean-Yves Thibaudet, e prosegue con Les Musiciens du Louvre diretti da Marc Minkowski, l’omaggio ad Alessandro Scarlatti, e il tributo a Luciano Berio nel centenario della nascita.

Spazio al Barocco con Antonio Florio e Rosa Feola, e al progetto integrale dei Quartetti di Beethoven con il Quatuor Ébène, che culminerà nel 2027. Tra i protagonisti vocali, Asmik Grigorian con un recital dedicato a Čajkovskij e Rachmaninoff. Christophe Rousset dirigerà il Messiah di Händel con gli English Baroque Soloists e il Monteverdi Choir.

La stagione cameristica ospiterà interpreti di altissimo profilo: Isabelle Faust, Kian Soltani, András Schiff, Beatrice Rana, Grigory Sokolov, Víkingur Ólafsson, Arcadi Volodos e Lang Lang, che chiuderà la stagione a fine maggio. Un calendario che celebra l’incontro tra generazioni e tradizioni, nel segno della qualità e dell’originalità.

totale

 Un invito al pubblico internazionale

Con una programmazione che unisce eccellenze artistiche da tutto il mondo, produzioni sceniche di respiro europeo e tournée nei principali centri musicali internazionali, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia si conferma un punto di riferimento globale per la musica classica. Roma torna ad essere crocevia di culture, suoni e visioni.  Questa stagione straordinaria è stata pensata per soddisfare le esigenze di un pubblico internazionale, attraverso un viaggio musicale che parla tutte le lingue, ma che trova nella Sala Santa Cecilia la sua voce più autentica.

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