Aumentano i pensionati italiani maschi che decidono di trasferirsi all’estero, mentre diminuiscono le donne. Cresce enormemente il numero di coloro che scelgono l’Albania. Rimane stabile , tra 400 e 800 unità l’anno, il numero dei pensionati che rientrano in Italia dall’estero.

Secondo l’ultimo Rapporto dell’Inps presentato in Parlamento dal Presidente dell’Istituto Gabriele Fava (nella foto) sono 228.600 i pensionati italiani residenti all’estero. Di questi 37.825 sono coloro che hanno lavorato in Italia, maturato in patria il diritto alla pensione e hanno poi trasferito la residenza in altri Paesi. Non rientrano in questo numero coloro che percepiscono pensioni del settore pubblico
I motivi dei trasferimenti dei pensionati all’estero sono prevalentemente legati a difficoltà economiche, a problemi sanitari, a vantaggi fiscali e a condizioni climatiche più favorevoli.Tra il 2010 e il 2019 è raddoppiata la percentuale dei trasferimenti all’estero passando da 10 a 20 ogni 100.000 pensionati.Nel 2023 la quota è salita a oltre 33 su 100.000

Un aspetto particolarmente interessante riguarda la distribuzione del fenomeno per classe di reddito

Le fasce con reddito superiore ai 5.000 euro hanno una propensione all’emigrazione 6 volte maggiore rispetto alle fasce più basse.
Queste ultime lo fanno per sopravvivenza economica e ricongiungimento familiare.Le fasce più alte invece puntano ad ottimizzare il loro benessere spostandosi verso paesi a fiscalità vantaggiosa e con qualità della vita e del clima migliori.

L’attrazione della Spagna
Tra il 2010 e il 2024, i Paesi esteri più gettonati dai pensionati sono stati Spagna e Portogallo, seguiti da Svizzera, Francia e Germania. In questo periodo in Spagna si sono trasferiti oltre2.800 pensionati, di cui quasi due terzi di sesso maschile. Il Portogallo occupa la seconda posizione, grazie anche alle politiche fiscali favorevoli che erano state adottate e che sono state poi revocate. Numeri inferiori si registrano per Svizzera, Francia e Germania. Questi Paesi, storicamente legati all’emigrazione italiana, continuano ad attrarre pensionati, probabilmente anche per ragioni di ricongiungimento familiare o per la presenza di comunità italiane ben radicate.

Svizzera e Francia mostrano una composizione relativamente equilibrata tra uomini e donne, mentre Tunisia e Romania registrano una prevalenza marcata di pensionati di sesso maschile. Questa differenza-scrive il Rapporto Ines- potrebbe essere riconducibile a motivazioni economiche specifiche o a vantaggi mirati per pensionati stranieri, che tendono ad attrarre maggiormente la componente maschile, spesso titolare di trattamenti pensionistici più consistenti. La Tunisia, in particolare, sembra rappresentare una meta strategica per pensionati autosufficienti e autonomi, attratti dal basso costo della vita e da condizioni fiscali vantaggiose.
Esodo verso l’Albania
L’Albania registra un vero e proprio boom di pensionati che passano dai 3 del 2019 ai 20 del 2023 ogni 100.000 pensionati. Tra i motivi di attrazione dell’Albania per i pensionati c’è la fiscalità zero, il costo della vita ancora molto conveniente rispetto a quello dell’Italia, la vicinanza con il nostro Paese, i collegamenti aerei numerosi ed economici, l’assenza di difficoltà linguistiche, le condizioni climatiche simili a quelle di parte del Sud dell’Italia, il buon cibo e l’accoglienza particolare che il popolo albanese riserva agli italiani.

*-Tutti i grafici sono parte del Rapporto dell’INPS