FBI ai giganti del web: attenzione alla disinformazione straniera

di Renato Caputo*

Grandi notizie: I’FBI ha ripreso a segnalare la disinformazione straniera ai giganti dei social media dopo che una disputa legale aveva causato, dallo scorso anno, un arresto di tali comunicazioni.

II Dipartimento di Giustizia statunitense ha ora stabilito nuove linee guida per gli agenti per condividere segnalazioni con le principali piattaforme come Facebook, X e YouTube per combattere la diffusione di misinformazione e campagne d’influenza in vista delle prossime elezioni presidenziali.

Le recenti azioni intraprese dalle aziende dimostrano che questo coordinamento sta già facendo la differenza.

L’anno scorso, i contatti tra gli investigatori del Federal Bureau of Investigation e le società del settore dei social media erano stati sospesi a causa di una disputa legale che accusava l’Amministrazione statunitense di censura.

Tuttavia, la Corte Suprema ha recentemente respinto questa accusa, consentendo al Governo USA di riprendere le comunicazioni con le piattaforme tecnologiche. La decisione della Corte nel caso Murthy v. II Missouri ha chiarito che il Primo Emendamento non limita la capacità del governo di combattere la disinformazione online.

Questo recente sviluppo è un passo significativo negli sforzi in corso per evitare che la disinformazione straniera condizioni l’opinione pubblica ed influisca sulle elezioni di novembre.

Da questo link https://www.supremecourt.gov/opinions/23pdf/23-411_3dq3.pdf è possibile scaricare la decisione della Corte Suprema nel caso Murthy vs.Missouri

*Prof.Renato Caputo.Docente universitario di Diritto Internazionale e normative sulla sicurezza (IUS/13), è iscritto nel Collegio degli Avvocati di Madrid. È membro del Board of Directors del Global Policy Institute di Washington (USA) ed è membro dell’Advisory Board dell’European Intelligence Academy di Atene (Grecia).

d Murthy v. Missouri.