La NATO è più forte. Nel 2027 summit a Tirana

La NATO è più forte. Nel 2027 summit a Tirana

Chi pensava che il primo vertice della Nato con il “secondo” Trump avrebbe segnato un raffreddamento dei rapporti degli Stati Uniti verso gli altri partner è rimasto deluso.

I 32 paesi dell’Alleanza Atlantica  sono compatti. Trump non ha intenzione di indebolire la presenza americana  in Europa né ha ripensamenti sull’obbligo di solidarietà nei confronti di un Paese  membro aggredito, sancito dall’art.5 del Trattato.

I Paesi della NATO, su richiesta degli Usa spenderanno molto di più nei prossimi anni, il 5% del prodotto interno lordo. Questo alleggerirà il peso economico dell’America che sarà impegnata a rafforzare la sua presenza militare nell’Indo-Pacifico. Ma sarà anche una forte opportunità per l’industria e la ricerca. 

Le spese per la difesa  sono un volàno per l’economia e, soprattutto quelle per la cyber-sicurezza e i sistemi più avanzati di difesa spaziale, aprono orizzonti di ricerca e innovazione che non sono limitati alla sola sfera militare.

E’ stato positivo che Trump  abbia avuto parole di apprezzamento per l’Ucraina e di critica verso la Russia. Ormai c’è un fronte compatto, con l’irrilevante eccezione di Ungheria e Slovacchia, a sostegno dell’Ucraina. Nei piani di potenziamento della difesa Nato l’Ucraina sarà sicuramente un partner importante, nonostante non faccia parte dell’Alleanza.

Nel complesso si può dire che la Nato gode di ottima salute e che le maggiori spese rafforzeranno l’industria europea della difesa e renderanno ancora più solide le relazioni tra gli Stati membri. 

Ora si aprono nuove riflessioni su quello che la nato potrebbe fare in più rispetto al suo tradizionale impegno. Si dovrebbe discutere di un suo ruolo più attivo in altri Continenti, ad esempio l’Africa, dove le forze Nato potrebbero agire per stabilizzare e difendere i regimi democratici, evitando conflitti sanguinosi e contrastando il dilagare della presenza russa e cinese che è stata trascurata per troppo tempo anche dagli Stati Uniti.

La Nato, inoltre potrebbe dotarsi di una propria struttura contro gli attacchi alla sicurezza informatica. Si dovrebbe estendere a questo argomento l’orizzonte  dell’art.5: se un paese membro subisce un attacco informatico  tutti e 32 i Paesi  della Nato dovrebbero reagire contro il soggetto responsabile dell’attacco. Una reazione di questo tipo sarebbe talmente devastante da scoraggiare altri tentativi di cyber guerra da parte di forze ostili. 

La Nato potrebbe anche darsi una missione  a tutela della democrazie ed intervenire per proteggere le libere elezioni  da ingerenze esterne , da tentativi di manipolazione delle opinioni pubbliche tramite i social e da

C’è molto da fare. Soprattutto in termini di comunicazione. La Nato deve investire di più sulla sua storia, sulla sua immagine e sul ruolo di forza stabilizzatrice degli equilibri mondiali .

Una serie di compiti questi che fra due anni potranno essere discussi a Tirana, dove si svolgerà nel 2027 il summit dell’Alleanza atlantica.

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