L’importanza di Roma nel percorso di Tirana verso Bruxelles

L’importanza di Roma nel percorso di Tirana verso Bruxelles

Sono 9 i Paesi in lista di attesa per entrare nell’Unione Europea.

In fase 2,cioè con negoziati di adesione in corso, sono in ordine di data di richiesta la Turchia(1987)la Macedonia del Nord(2004), il Montenegro (2008) l’Albania (2009), la Serbia (2009),l’Ucraina(2022) e la Moldavia (2022).In fase 1, cioè come candidati, ci sono la Bosnia Erzegovina (2016) e la Georgia(2022).

L’Ucraina , aggredita dalla Russia , e la Moldavia che è sotto costante minaccia di Mosca potrebbero avere un corridoio preferenziale dovuto ad esigenze urgenti di sicurezza non solo dei due Paesi ma anche dell’interna Unione europea. Degli altri Stati l’Albania è sicuramente quello che sta facendo i passi avanti più decisi per raggiungere l’obiettivo e che, anche dal punto di vista strategico, rappresenta un baluardo fondamentale della geopolitica nell’area balcanica occidentale.

L’economia albanese è quella che è cresciuta di più e meglio nell’area balcanica e potrebbe avere uno sviluppo ancora maggiore con l’ingresso nell’Unione soprattutto non solo per i finanziamenti dei fondi di coesione ma anche per il superamento barriere doganali che pesano molto sull ‘esportazione di prodotti albanesi e gravano sui prezzi delle merci importate in Albania. 

La collaborazione tra Bruxelles e Tirana è in corso da tempo. La Commìssione europea finanzia vari progetti non solo culturali ma anche per la realizzazione di infrastrutture importanti in Albania, come l’ammodernamento della rete ferroviaria.

Il Governo Rama è molto impegnato per accelerare le procedure per l’ingresso nell’Ue e si aspetta che la Commissione e il Consiglio abbiano una visione  meno burocratica e più attenta alle grandi sfide che  riguardano il vecchio Continente.

Al Consiglio europeo piace la resilienza e la forte ripresa dell’economia albanese. In quest’ottica l’Europa incoraggia Tirana  a soddisfare ulteriormente i requisiti del mercato interno dell’UE e a far fronte alle pressioni concorrenziali e alle forze di mercato. Molto apprezzata è la  cooperazione nelle questioni di politica estera, in particolare per il pieno allineamento alla politica estera e di sicurezza comune dell’UE.

I progressi in materia di riforme conseguiti dall’Albania sono visti con ottimismo dall’Ue che attende l’apertura del primo gruppo di capitoli di negoziato, che comprende i temi sulla magistratura, i diritti fondamentali e la giustizia.

Il Consiglio ha apprezzato i passi avanticompiuti dall’Albania per quanto riguarda lo Stato di diritto e l’attuazione della riforma dei sistemi giudiziari e della pubblica amministrazione. La lotta contro la corruzione e la criminalità organizzata hanno ottenuto importanti risultati ma l’Europa chiede  di intensificare gli sforzi per la cooperazione in materia di indagini, anche con l’Ufficio europeo per la lotta antifrode.

 Un capitolo importante riguarda la protezione dei diritti fondamentali, tra cui la libertà dei media e la libertà di espressione. e consolidare i diritti di proprietà in modo trasparente.

L’agenda  è dunque molto ricca, il clima è positivo, la situazione internazionale spinge per un’accelerazione. In questo contesto molto importante è il ruolo che sta svolgendo l’ambasciatore Silvio Gonzato, capo della delegazione diplomatica dell’Unione europea a Tirana.

Ma l’Italia potrebbe e dovrebbe fare di più per aiutare l’Albania a bruciare le tappe dell’ingresso nell’Ue. 

Roma dovrebbe mettere a disposizione di Tirana la sua lunga esperienza di Paese fondatore la conoscenza dei complessi meccanismi interni dell’Unione,il peso e  la capacità diplomatica per fornire all’Albania un’assistenza da Paese amico numero 1 , sempre nel rispetto dell’autonomia delle istituzioni albanesi.

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