Pensioni:e’ legge l’accordo che aiuta italiani e albanesi

Pensioni:e’ legge l’accordo che aiuta italiani e albanesi
Buone notizie per   italiani e albanesi che hanno lavorato nei due paesi. Si tratta di 550mila cittadini albanesi e 20 mila cittadini italiani.

Il Senato della Repubblica italiana ha approvato in via definitiva l’accordo sulle pensioni tra Roma e Tirana, firmato il 6 febbraio  2024 tra il ministro degli esteri italiano Antonio Tajani e il ministro albanese Igli Hasani . 

Esso consente sia agli italiani che hanno lavorato in Albania sia agli albanesi che hanno lavorato in Italia  di ricongiungere i contributi versati nei due Paesi e di avere accesso alla pensione. Prima non era possibile. 

L’accordo aiuterà soprattutto coloro che non hanno i versamenti minimi necessari per ottenere la pensione,20 anni in Italia e 15 anni in Albania. Cumulando i periodi contributivi dei due Paesi si evita che anni di lavoro siano persi, da una parte e dall’altra. 

Dal 6 luglio, coloro che hanno lavorato nei due Paesi, sia quelli  andati in pensione prima del 2024 sia  quelli  che sono vicini all’età pensionabile, possono presentare all’Istituto nazionale della previdenza sociale dell’Italia (Inps) e all’Istituto che si occupa delle pensioni in Albania la richiesta per cumulare i contributi versati nei due Paesi. 

L’accordo si applica anche ai dipendenti delle piccole imprese autonome e di quelle a conduzione familiare. La convenzione riguarda  i lavoratori che sono stati soggetti alla legislazione di uno o di entrambi gli Stati, i loro familiari e superstiti, i rifugiati e gli apolidi residenti in territorio italiano o albanese. 

In base all’accordo, gli albanesi residenti in Italia beneficeranno dell’assicurazione generale obbligatoria per le pensioni di invalidità, di vecchiaia , di un trattamento speciale per i lavoratori autonomi come artigiani, commercianti e agricoltori e avranno l’assicurazione per l’indennità di malattia, incluse tubercolosi e parto e assicurazione contro  la disoccupazione. I costi dell’accordo sono valutati in 12 milioni di euro per l’anno 2025, 13,6 milioni di euro per l’anno 2026, 13,1 milioni di euro per l’anno 2027, 15,1 milioni di euro per l’anno 2028, 17 milioni di euro per l’anno 2029, 19,3 milioni di euro per l’anno 2030, 21,3 milioni di euro per l’anno 2031 e 23,4 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2032.

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