Con l’avvio della procedura di gara internazionale per l’ampliamento e il potenziamento del porto commerciale a 4 miglia dal centro della città, si apre per Durazzo una pagina molto importante che la trasformerà in uno snodo di rilevanza strategica per la Macedonia del Nord, il Kosovo e la Nato.
Il nuovo porto Romano sarà infatti un hub internazionale che gestirà 2 milioni di TEUs all’anno e svilupperà il commercio non solo nazionale ma anche dell’area del basso adriatico, con una ricaduta sul PIL dell’Albania di circa il 3%. Nel porto co sarà anche lo spazio per una base navale della Nato che rafforzerà il ruolo dell’Albania nell’Alleanza atlantica.
La spesa prevista è di 391 milioni di euro,interamente a carico dello Stato e senza finanziamenti esteri. Sarà utilizzata per ottenere una profondità doppia rispetto a quella dell’attuale porto di Durazzo e per costruire un terminal container tre volte più grande di quello dell’attuale porto che si trova in città
La progettazione è stata realizzata dalla Royal Haskoning DHV una società di ingegneria olandese che supervisionerà l’intero processo di gara che tra marzo e aprile dovrebbe portare alla firma del contratto con la società che si aggiudicherà la gara.
La realizzazione del nuovo Porto Romano si salda con la radicale trasformazione dell’attuale porto di Durazzo dopo l’approvazione del progetto Durrës Yacht & Marina. L’accordo tra il Governo di Tirana e la Eagle Hills Real Estate Development, di proprietà dello sviluppatore immobiliare, l’emiro Mohamed Ali Alabbar, titolare di Emaar Properties, con sede ad Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti), prevede un investimento di 2,5 miliardi per costruire un porto turistico modernissimo con una vasta area di appartamenti, hotel, ristoranti e altri servizi turistici sul lungomare.In pratica il porto di Durazzo non avrà più attività commerciali. Scompariranno le gigantesche gru e resteranno i collegamenti con le navi da crociera.