ITALIA CERNIERA O GRIMALDELLO PER L’EUROPA

ITALIA CERNIERA O GRIMALDELLO PER L’EUROPA

E’ un momento potenzialmente “magico” per il nostro Paese nella politica internazionale. A Roma il Governo è saldamente in sella, nonostante i frequenti borbottii interni. I ministeri investiti da dimissioni date o che stanno per arrivare, sono marginali e non sembra all’orizzonte alcun rimpasto che possa rimettere in discussione i delicati equilibri nel destra-centro. Invece a Parigi e Berlino regna una profonda crisi non solo economica ma anche istituzionale. Francia e Germania  sono alla ricerca di difficili maggioranze e di quella stabilità politica che era sempre stato un loro vanto nei confronti dell’andirivieni di governi in Italia.

Inoltre, la Presidente del Consiglio, con un’oggettiva abilità che le va riconosciuta, è riuscita a stabilire  ottimi rapporti personali con Musk e , tramite lui, anche con Trump, dopo aver lealmente sostenuto tutte le scelte fatte da Biden.

Meloni ha oggi molte carte in mano che può giocare sullo scacchiere internazionale e soprattutto in Europa. Ma non sarà facile per lei scegliere la rotta giusta. 

Trump non ama l’Europa e vuole il suo sgretolamento, più o meno come Putin. Meloni sarà dunque pressata da Washington affinchè non ostacoli il miserabile gioco di Trump.  In cambio le verrà proposto un trattamento di favore all’Italia  nella guerra commerciale che investirà il Vecchio Continente.

A queste pressioni americane si aggiungeranno quelle provenienti dalle varie anime della destra che in Europa  avanza un po’ dappertutto e che vede in Meloni la leader più autorevole. 

Entrambe le spinte, quella americana e quella della destra europea vanno in senso contrario al rafforzamento dell’Unione europea e in direzione sovranista.

Che farà la nostra Presidente del Consiglio? Dopo anni di aperta ostilità all’Europa, all’euro e di polemiche costanti contro Bruxelles, dal settembre del 2022 Meloni aveva cambiato registro riuscendo perfino a far ragionare qualche volta il suo fedele amico Orban. Ma ora? Utilizzerà il suo potere contrattuale per far da cerniera  e attenuare le spinte centrifughe e distruttive  contro l’Europa? O si lascerà suggestionare dal Donaldelonismo ( o Trumpmuskismo) e farà da grimaldello per far saltare gli equilibri europei innescando una terrificante marcia indietro che indebolirebbe l’Unione proprio nel momento in cui si stanno ridefinendo i rapporti di forza di un mondo in frantumi?  

Le opposizioni dovrebbero avviare subito,in Parlamento e nel dibattito pubblico, un confronto serio e non settario con la maggioranza. Si tratta  di individuare una traiettoria che sfrutti il potere contrattuale del nostro Governo per dare  un ruolo politico più forte all’Europa con l’Italia in posizione di protagonista di una nuova stagione dell’UE. Come avrebbe voluto Alcide De Gasperi

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